Nel mondo complesso creato dalla pandemia troppo spesso a farne le spese sono i diritti delle donne. Negli ultimi due anni si è aggravata la situazione lavorativa di molti, in particolare quella delle donne, che rappresentano il 98% di coloro che hanno perso il lavoro durante il Covid. Una disuguaglianza che spesso deriva dal ruolo sociale affidato alle donne. Non avere un lavoro, essere in una condizione di precariato, non essere autosufficiente e non avere accesso a risorse economiche, spesso significa continuare a subire violenza.

Celebriamo la Giornata internazionale della donna per dire SÌ alla parità di diritti senza discriminazioni, per dire NO alla violenza economica.

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Violenza economica: riconoscerla per affrontarla.

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